Prima di rispondere al quesito posto, è bene specificare che in natura non esistono piante di cannabis contenenti solo CBD o al contrario solo THC. Le due sostanze sono entrambe presenti nelle infiorescenze di cannabis. Sono le percentuali di una sostanza rispetto ad un’altra a definire la natura della pianta: a riguardo è bene specificare che in Italia è consentita, ad oggi, la commercializzazione di piante contenenti un limite massimo di 0,5% di THC.

Ma perché oltre questo limite si cade nell’illegalità e nell’intolleranza da parte della legge italiana?

E’ bene distinguere le due sostanze, in quanto il THC (o Delta-9-tetraidrocannabinolo) è una sostanza con effetto psicoattivo sull’organismo, infatti dopo il suo utilizzo è comune la sensazione di “sballo” con conseguente perdita della concentrazione.

Allo stesso modo è noto inoltre come il THC stimoli l’appetito, migliori la qualità del sonno e sia un ottimo antidolorifico, pur avendo possibili “effetti collaterali” quali vertigini e aumento del battito cardiaco.

Proprio per questa sua capacità di alterare lo stato psicofisico di chi ne fa uso, le piante contenenti alti valori di THC non sono viste di buon occhio da molti governi che ad oggi le reputano ancora illegali.

Al contrario il CBD ( o Cannabidiolo) non altera in nessun modo la percezione della realtà in chi ne fa uso ma al contrario aiuta in vari modi l’organismo. Il CBD infatti è noto per i suoi numerosi benefici: combatte stress e ansia, è efficace contro l’insonnia, aiuta la digestione, riduce le infiammazioni e i dolori muscolari.

Questi sono solo alcuni degli effetti positivi del CBD e man mano che gli studi in merito progrediscono se ne aggiungono sempre di nuovi.

In definitiva si potrebbe tranquillamente affermare che il CBD è un ottimo rimedio naturale a molti dei più comuni disturbi fisici con cui tutti hanno a che fare nella vita di tutti i giorni, perciò vi invitiamo a provare questo rimedio naturale e sicuro!

Author MYHEMPIRE